Fronteggiare l'incertezza attuale con l'analisi dei dati

Oggi appare quanto mai necessario il ruolo delle informazioni, al fine di monitorare e reagire tempestivamente ai fenomeni in atto. Principali risultati del Digital Talk Uniexportmanager

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In occasione del Digital Talk organizzato la scorsa settimana da Uniexportmanager, intitolato "Fronteggiare l'incertezza attuale con l'analisi dei dati", è stata presentata una analisi ExportPlanning dal titolo "Andamento del commercio mondiale 2023 e le previsioni 2024-2027".

Come evidenziato in più riprese, a partire dagli ultimi mesi del 2022 l'industria manifatturiera mondiale ha dato evidenza di un sostanziale rallentamento, che si è riflesso sia sul fronte dei volumi di produzione sia sulla dinamica degli scambi internazionali di beni.
Il 2023 si è infatti aperto con diverse sfide, in una congiuntura internazionale debole che ha progressivamente mostrato gli effetti delle politiche monetarie restrittive messe in campo dalle principali banche centrali e del peggioramento delle relazioni geo-politiche.

Focalizzandoci in particolare sulla dinamica del commercio mondiale manifatturiero, cioè al netto della componente legata alle materie prime, la tabella che segue permette di evidenziare come il recupero post-pandemia si sia caratterizzato per crescite spiccate nei valori in euro nel biennio 2021-2022.
Tuttavia, scomponendo tale andamento in termini di incrementi reali e nominali (quantità e prezzi), appare evidente che già il 2022 è stato un anno di rallentamento in termini di quantità, con incrementi di fatturati principalmente riconducibili agli incrementi di prezzo. Se nel 2021 gli scambi mondiali di beni sono cresciuti in quantità del 15%, nel 2022 essi hanno messo a segno un “più timido” +2.7%.
Il 2023 ha sostanzialmente acuito tale rallentamento, toccando territorio negativo nelle quantità già dal primo semestre, e in termini nominali a partire dalla seconda parte dell’anno (segnalando il progressivo ridimensionamento dei prezzi).



In questo quadro appare particolarmente significativa la resilienza dell’export italiano, che seppur in rallentamento, non ha mai evidenziato una flessione in quantità con una migliore capacità di tenuta. Il risultato testimonia una migliore performance delle imprese nazionali rispetto alla media mondiale di riferimento.



A fronte del quadro appena descritto, il nuovo anno porta con sé alcune complessità, in uno scenario che si prospetta differenziato per mercato e settore. Complessivamente, lo scenario di previsione ExportPlanning, basato sulle ultime stime di crescita pubblicate dal Fondo Monetario Internazionale, prevede un commercio mondiale in crescita del 5.6% nel 2024, con rimbalzi tuttavia differenziati.



La bubble map riporta le diverse industry posizionandole sulla base dei tassi di variazione tendenziali delle esportazioni italiane in euro registrate nel 2023 (asse delle X) e quelle attese nel 2024 (asse delle Y); in giallo è tracciata la bisettrice.



Complessivamente, la domanda è attesa in relativo rimbalzo rispetto alle criticità della manifattura 2023. Tra le industrie attese più dinamiche in termini di scambi mondiali nel 2024 troviamo nell’ordine:

  • SISTEMA SALUTE (E4):+6.8%;
  • AUTOMOTIVE (F3-D3):+6.5%;
  • AGROALIMENTARE (E0):+5.8%;
  • ELETTROTECNICA (D4):+5.5%.

Le performance attese di Automotive ed Elettrotecnica confermano le crescente rilevanza della transizione green, oltre alla tenuta di settori “a-ciclici” come Salute e Agroalimentare.

Pur a fronte di un quadro di progressivo miglioramento dello stato di salute della domanda mondiale, le previsioni per i prossimi mesi si caratterizzano per un'elevato grado di incertezza, legata soprattutto all'intensificarsi delle tensioni geopolitiche internazionali. In questo senso appare quanto mai necessario il ruolo delle informazioni, al fine di monitorare costantemente i maggiori fenomeni in essere e allocare così le risorse sui mercati a maggiore potenzialità.
La mission di ExportPlanning è proprio quella di accompagnare imprese e consulenti nelle fasi di pianificazioni strategica per i mercati esteri, trasformando dati secondari in informazioni utili ai decisori aziendali, in un contesto incerto e mutevole.

Le soluzioni Market Insights di ExportPlanning nascono per rispondere a questi bisogni.