Il beauty made in Italy nel mondo

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Made in Italy Italia Export Italia

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Dal 21 al 24 marzo 2024 va in scena a Bologna Cosmoprof Worldwide, che da più di 50 anni è l’evento di riferimento per le aziende e i professionisti di tutti i settori dell’industria cosmetica mondiale.
Si tratta infatti ormai di una delle più grandi fiere internazionali del settore e offre l’occasione per fare il punto sulle dinamiche di commercio internazionale di uno dei comparti di consumo più dinamici degli ultimi anni: il Beauty.

La crescita della domanda mondiale di Beauty

Nel corso dell’ultimo decennio il settore cosmetico si è caratterizzato per dinamiche di crescita del commercio internazionale particolarmente accelerate, che hanno caratterizzato soprattutto il periodo successivo alla Grande Recessione. Dopo una breve battuta d’arresto subita nell’annus horribilis, specchio delle mutate condizioni di consumo imposte dal lockdown, il commercio mondiale di Beauty & Cosmesi ha inoltre ripreso a crescere, arrivando a superare la soglia dei 110 miliardi di euro nel 2023, e più che triplicando i valori del 2008.
Quello che appare evidente è soprattutto il progressivo irrobustimento delle fasce di prezzo più elevate, che hanno registrato l’aumento più sensibile nel periodo di analisi, fino a valere oggi circa il 50% della domanda complessiva, per un controvalore di 52 miliardi €.

Fig.1 – Domanda mondiale di Beauty per fasce di prezzo

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Trainati dalla sempre più significativa attenzione internazionale, anche gli esportatori italiani hanno sperimentato una robusta crescita delle vendite di Beauty sui mercati esteri, dando prova di una crescente specializzazione, con un importante concentrazione di imprese cosmetiche nella regione nord-ovest nella Penisola.
Basti pensare che le esportazioni del Belpaese sono passate dai 1.8 miliardi € del 2008 a superare la soglia dei 6 miliardi € nel 2023, collocando l'Italia in quinta posizione tra i maggiori player mondiali del comparto, dopo Francia, USA, Germania e Corea del Sud.

Fig.2 – Maggiori esportatori di Beauty (2023)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In particolare, l'analisi delle quote di commercio estero permette di evidenziare alcuni fenomeni di particolare interesse: il grafico che segue riporta la serie storica delle quote di mercato detenute dai maggiori player internazionali dal 1995 ad oggi.

Fig.3 – Evoluzione delle quota di commercio mondiale dei maggiori esportatori di Beauty
(market share %)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

In un orizzonte di lungo periodo, appare evidente come ad aver registrato il ridimensionamento più significativo del proprio posizionamento internazionale sia stata la Francia, che è passata dal detenere circa il 30% del mercato a inizio secolo, a meno del 20% negli ultimi anni.
Relativamente più stabili le quote di mercato degli altri grandi player occidentali, tra cui la stessa Italia, che hanno tuttavia sperimentato una dinamica discendente dopo gli anni quindici del secolo, con la crescita dirompente della skin-care coreana.

Complessivamente, la performance italiana sembra però essere stata quella maggiormente resiliente tra le economie occidentali, subendo minori contraccolpi rispetto ai concorrenti davanti all'emergere di un nuovo fenomeno di consumo. Inoltre, gli anni post-Covid si sono aperti su un'intonazione positiva, segnalando un irrobustimento della presenza italiana sui mercati esteri e un'inversione di tendenza del trend discendente.

La nuova edizione fieristica prende il via in una situazione internazionale che appare quindi positiva per le imprese del made in Italy. Tuttavia, in uno scenario ancora complesso, dove il processo di disinflazione si è irrobustito, ma non è del tutto privo di rischi, un approccio pianificato sembra esser una priorità per adattarsi ai mutamenti del contesto competitivo e alle crescenti sfide dei mercati.