Le performance dell'export Agroalimentare italiano nel 1° semestre 2019

Territori, settori e mercati di destinazione trainanti

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Export territoriale Agroalimentare Congiuntura Mercati esteri Data visualization Made in Italy Agroalimentare

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Nel primo semestre 2019 le esportazioni italiane del comparto agroalimentare (+7% tendenziale cumulato nei valori in euro) hanno confermato performance più favorevoli della media manifatturiera (che sta viaggiando, invece, ad un ritmo inferiore al +3%).

AGROALIMENTARE: var. % tend. in euro nel 1° Semestre 2019
delle esportazioni italiane per mercato e comparto

AGROALIMENTARE: var. % tendenziali in euro nel 1° Semestre 2019 delle esportazioni italiane
Fonte: ExportPlanning - Exportpedia
La dimensione dei rettangoli è proporzionale al valore esportato.

Vino e bevande, Cioccolato e Dolciumi
i comparti in assoluto più dinamici


Comparti e mercati trainanti

Come documenta la sezione Exportpedia relativa al dettaglio delle esportazioni territoriali di prodotti agroalimentari, i comparti più dinamici nelle variazioni tendenziali in euro nel primo semestre dell'anno sono risultati, nell'ordine:

  1. Vino e bevande (+11.5% rispetto al corrispondente periodo 2018, pari a +240 milioni di euro), in virtù dei favorevoli andamenti sulla maggior parte dei mercati europei - Germania (+12.2%), Regno Unito (+11.3%), Francia (+18.8%) e Belgio (+27.3%) su tutti -, ma anche delle performance delle vendite verso Stati Uniti (con un incremento di circa 30 milioni di euro, con un cumulato annuo superiore al miliardo di euro) e Giappone (+15.6%);
  2. Cioccolato e Dolciumi (+10.7% rispetto al primo semestre 2018), grazie a dinamiche di crescita particolarmente favorevoli sui mercati di Francia (+20.3%), Austria e - tra le destinazioni extra-europee - Israele (+48.4%), Arabia Saudita (+47.2%) ed Emirati Arabi (+23.7%).

Si segnalano, inoltre, le crescite dell'export italiano di Formaggi e altri prodotti del latte (+9.9% rispetto al corrispondente semestre 2018), Pasta, biscotti e altri prodotti da forno (+9.2%), Condimenti e piatti pronti (+8%) e di Altri Prodotti (+19.7%, grazie alla rilevante crescita delle vendite di prodotti a base tabacco).

Cuneo (cioccolato e dolciumi, frutta e spezie, vini), Verona (formaggi, piatti pronti, conserve, pasta e prodotti da forno), Bologna (prodotti a base tabacco, prodotti da forno, cereali e ortaggi) e Roma (bevande) risultano le province più dinamiche

Casi di eccellenza territoriali

A livello territoriale, nel primo semestre dell'anno l'export agroalimentare italiano ha visto i seguenti "casi di eccellenza":

  • Cuneo, con particolare riferimento alle vendite di cioccolato e dolciumi (+10.7% tendenziale, con crescite a due cifre verso Francia, Stati Uniti, Arabia Saudita, Israele), frutta e spezie (+31.4%, trainate dal mercato tedesco), e di vino e altre bevande sul mercato statunitense (+21.7 milioni di euro nel primo semestre 2019, dopo i +49 milioni di euro del 2018;
  • Verona, con il traino delle vendite di formaggi sul mercato tedesco (+28 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2018, dopo l'aumento di oltre 21 milioni di euro dell'anno scorso), condimenti e piatti pronti (+24.6%), conserve e succhi (+38.1%) e pasta, biscotti e prodotti da forno (+44.1%);
  • Bologna, con la rilevante performance delle vendite di prodotti a base tabacco in Giappone1, ma anche le crescite di prodotti da forno (+13.2% tendenziale cumulato) e di cereali e ortaggi (+19.8%);
  • Roma, grazie soprattutto agli incrementi delle vendite di bevande (40.8% tendenziale cumulato, con particolare riferimento all'export verso la Bulgaria) e di dolciumi (+22.5%) e conserve e succhi (+39.2%).

Da segnalare, inoltre, i casi di rilevante crescita nel primo semestre dell'anno delle vendite all'estero di dolci, condimenti e piatti pronti dalla provincia di Torino in Russia, di bevande dalla provincia di Bergamo in Canada, di vino dalla provincia di Asti verso numerosi mercati europei.


1) Come già segnalato nell'articolo "Export province italiane nel 2° trimestre 2019", la performance in oggetto è riconducibile alla presenza nel territorio bolognese del centro di eccellenza Philip Morris International.